Le fiabe, preferibilmente, vanno raccontate; nel caso si decida di leggerle va mantenuto vivo il calore emozionale del racconto, attraverso l’intonazione e cercando di tenere comunque lo sguardo sul bambino oltre che sulle pagine del libro. Una lettura perfetta ma senza emozione non riesce a raggiungere il mondo interiore del bambino. Le fiabe, inoltre, non vanno mai spiegate al bambino.
La spiegazione fa perdere alla fiaba il fascino dell’incanto, il potere di sperimentare che solo un viaggio nel fantastico può far realizzare. Attraverso la fiaba, il bambino può esplorare le varie possibilità di fronte a una situazione di difficoltà senza pericolo e senza
dispendio di energia.

Ciao amici lettori! ❤️

In questa nuova recensione, vi parlo del libro di Anna Cappuccio ”Il potere della narrazione. La fiaba come cura dell’anima” edito Scatole Parlanti.

Questo testo si propone di evidenziare l’importanza della fiaba e dei racconti di fantasia per smuovere difficoltà interiori e intervenire in situazioni emozionali che creano malessere e disagio.

Il racconto fiabesco introduce problemi di vita, preoccupazioni, situazioni da affrontare e difficoltà quotidiane da superare e durante la narrazione, viene anche suggerito come risolvere queste difficoltà.

Le fiabe, hanno sempre il loro lieto fine e infondono la speranza che si potrà sempre trovare un lieto fine, guardare le difficoltà da un’angolazione diversa e una soluzione per superarle. 

Le emozioni sono complesse.

 Il mondo emozionale dei bambini è molto ricco, vario e colorato. Ogni bambino prova, con profonda intensità, gioia, soddisfazione, tristezza, rabbia e paura, ma a differenza di noi adulti, il bambino non è padrone delle emozioni, perché non ha ancora gli strumenti cognitivi per definire, affrontare e organizzare le emozioni e qui entrano in gioco le fiabe. 

Come evidenzia l’autrice, le fiabe presentano un utile strumento per conoscere e viaggiare nel mondo delle emozioni. Le fiabe non solo trasmettono al bambino il messaggio che qualsiasi paura può essere affrontata, ma infondono anche la speranza e la fiducia di esplorare il mondo interiore e dare un nome alle emozioni.

Purtroppo il mondo della fantasia e delle fiabe non è valorizzato, perché considerato infantile. Gli adulti si avvicinano al mondo della fantasia e delle fiabe solo per raccontarle ai bambini, l’autrice afferma che in questo modo viene perso il significato profondo delle fiabe. Il racconto fiabesco, può essere di aiuto ai bambini per seguirli nella loro crescita, ma anche agli adulti per superare i momenti di difficoltà e ritrovare la loro strada.

Il libro, quindi, presenta la fiaba, ma anche il mito e il racconto di fantasia non solo come momento ludico o rilassante, ma anche come valido strumento per entrare in contatto con il proprio mondo emotivo, con le paure e i desideri che albergano spesso nascosti dentro ogni persona.

 “Il potere della narrazione. La fiaba come cura dell’anima”  rappresenta il valore del mondo della fantasia e delle fiabe, con il suo stile, fluido e coinvolgente, l’autrice trasporta il lettore nel mondo del racconto fiabesco e delle emozioni. In questo testo, Cappuccio, spiega anche il modo di interpretare e raccontare le fiabe.

Consiglio la lettura? Assolutamente sì. 

Ringrazio Scatole Parlanti e Valentina per la fiducia e l’opportunità. ❤️

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5

Jacob Grimm affermava che le fiabe sono sfaccettature di una stessa matrice, comune a tutta l’umanità e alla sua psiche. Questo concetto si ritrova, in una forma più ampia e strutturata, nel pensiero di C. G. Jung, per il quale le fiabe sono espressione dell’inconscio collettivo, il patrimonio simbolico che abbiamo ereditato nel tempo e che accomuna tutti gli uomini. In effetti, è possibile ritrovare numerose analogie sia nelle fiabe delle varie parti del mondo sia nella costruzione dei miti. Da questo punto di vista, i racconti possono avere una lettura e un valore sia psicologico ed emozionale che antropologico e sociale.