Romanzi thriller

Recensione “Le porte della mente”

«Dentro la mente di ogni uomo c’è una parte nascosta» spiegò
Ayala, a bassa voce «io la chiamo la zona d’ombra.
È un lungo corridoio scuro, ci sono delle porte, ognuna di queste contiene un frammento
dell’inconscio dell’essere.»

Ciao amici lettori! ❤️

Eccomi con una nuova recensione e vi parlo del romanzo di Simone Del Fiore “Le porte della mente” edito Black and White Edizioni.

📖 𝗧𝗿𝗮𝗺𝗮:

La mente è una casa abbandonata. Un luogo pericoloso in cui risiede un corridoio. Ogni porta conserva un ricordo e ogni ricordo conserva un demone che dorme nel passato. E David Ayala ha promesso di non metterci più piede.
Lui non vuole ricordare chi è davvero. Lui non vuole svegliare i demoni.
Ma ora deve scavare nella mente di Lucas Pollen e mettere in gioco se stesso, per capire cos’è successo la notte scorsa, prima del trillo del telefono.
Perchè a Roma una famiglia è svanita nel nulla, un bambino è in pericolo e un segreto lega troppe vite che sono in sospeso tra il bene e il male.
David Ayala è uno psicologo, l’unico con cui Lucas Pollen ha deciso di parlare. Il paziente ha una storia da raccontare, è il custode della verità. E Ayala vuole ascoltarla. Perché, in fondo, loro due sono uguali.

📖 𝗥𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲:

“Le porte della mente” è un bellissimo thriller psicologico. La storia inizia con Thomas, un bambino di sette anni e la sua famiglia, di cui Thomas non avrà più notizie. 

Lucas verrà trovato in una camera d’albergo in compagnia di un cadavere, ma non ricorda nulla, perché soffre di una grave forma di amnesia dissociativa, ha continui episodi di blackout. 

Il dottor Ayala cercherà di dimostrare l’innocenza di Lucas, fino a quel momento non aveva mai fatto del male a nessuno.

Lucas si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato? O è davvero il colpevole? 

La famiglia Cohen è svanita nel nulla e Lucas Pollen può essere il mostro dal quale sono scappati o la chiave per ritrovarli. 

Thomas Cohen è in pericolo e l’unico modo per salvarlo è scavare nella mente di Lucas Pollen in cerca di risposte.

“Le porte della mente” è un thriller in cui nulla è come sembra. Un viaggio nella parte più oscura della mente, una storia di un passato tenebroso, verità nascoste e segreti, dai risvolti inattesi.

Un libro avvincente e intrigante, ricco di colpi scena, vi terrà col fiato sospeso fino alla fine.

Ringrazio Black and White Edizioni per avermi invitato la copia digitale.

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5

/ 5
Grazie per aver votato!

Recensione “L’angelo della mente”

Matteo diede di nuovo uno sguardo all’orologio: venti e quaranta.
“Andiamo, Sofia, dove sei?” si domandava preoccupato
Ruffo.

Ciao amici lettori! ❤️

In questa nuova recensione vi parlo del romanzo thriller “L’angelo della mente” di Salvatore Esposito edito Dialoghi.

📖 𝗧𝗿𝗮𝗺𝗮:

Matteo Ruffo è uno stimato psichiatra e psicoterapeuta napoletano. Un giorno si presenta alla sua porta Sofia, una giovane donna che si porta dentro un trauma talmente grande da impedirle di vivere. Matteo cercherà di prenderla per mano e aiutarla a venire fuori dall’incubo nel quale la paziente è caduta ma qualcuno gli impedirà di fare il suo lavoro. Qualcuno proveniente da un passato nebuloso e tormentato con cui lo psichiatra dovrà confrontarsi per comprendere i motivi che l’hanno spinto a entrare in maniera così violenta nella vita di Sofia.

🖋️ 𝗥𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲:

Matteo Ruffo ha una vita tranquilla, ma la sua quotidianità verrà stravolta da Sofia Germani.

La vita di Sofia non è più la stessa, in seguito a un incidente, in cui, il ragazzo coinvolto muore, è  caduta in uno stato depressivo, perché è tormentata dai sensi di colpa. 

Sofia deve trasferirsi per qualche mese a Milano per lavoro e continuerà le sedute di psicoterapia attraverso la piattaforma online “Tu mi ascolti”.

All’improvviso Sofia non si collegherà più sulla piattaforma,  Matteo cercherà di contattare Sofia, ma senza risultati e preoccupato chiederà aiuto a un suo amico di Milano, il neuropsichiatra Renato Poli.

Il collega di Matteo raggiunge l’appartamento di Sofia, bussa più volte, ma lei non apre, ha un brutto presentimento e decide di chiamare le forze dell’ordine.

La polizia giunge sul posto e la paziente di Ruffo, verrà trovata senza vita e accanto al corpo troveranno la statuetta di un angelo.

Dichiarano il decesso per morte naturale, molto probabilmente per infarto.

Ruffo e Poli pensano che Sofia non sia morta per un infarto e inizieranno a indagare. 

Scopriranno che un’altra ragazza, Ludovica, è morta in circostanze anomale come Sofia, e accanto al corpo di Ludovica è stata trovata la stessa statuetta raffigurante un angelo.

Chi sarà il colpevole? Per scoprirlo non vi resta che leggere questo bellissimo thriller. 

“L’angelo della mente” è una lettura impegnativa, ma molto scorrevole. La scrittura dell’autore è accattivante, riesce a catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine. 

Se amate il genere, dovete assolutamente leggere questo thriller.

Ringrazio Matilde e Dialoghi per avermi invitato la copia cartacea. ❤️

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5

Recensione “Una brava madre”


Ascolto le loro storie perché le comprendo.
Racconto le loro storie per farle arrivare lontano.
Risolvo le loro storie perché è salvando gli altri che prima o poi riusciamo a salvare noi stessi.


Nessuno meglio di me sa cosa significhi innalzare muri dietro cui nascondersi. Muri che la nostra mente fortifica fino a trasformarli in una stanza inespugnabile. Sono i mostri che racchiude a spingerci ad agire come non avremmo mai immaginato.


Amici lettori, in questa nuova recensione vi parlo del romanzo thriller di Elisabetta Cametti “Una brava madre” edito edizioni Piemme.

📖 𝗧𝗿𝗮𝗺𝗮:

Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un’importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell’incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l’arma del delitto e confessa l’omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano “la serial killer dell’inchiostro”, la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza.

🖋️ Recensione: 

“Una brava madre” è un thriller intrigante, ricco di colpi di scena e imprevisti. 

La penna accattivante, coinvolgente e fluida dell’autrice, rende la lettura scorrevole ed è riuscita a rendermi partecipe delle indagini.

Pagina dopo pagina sono stata catturata completamente dalla storia.

Una storia di bugie, segreti, tradimenti e verità nascoste, che prenderà degli sviluppi inaspettati.

Giorgia è la mia preferita, nonostante il suo passato tormentato, non si è arresa al dolore, con tutto il cuore spezzato è riuscita a rinascere.

Consiglio questo bellissimo thriller, il finale vi sorprenderà.

“Una brava madre” ci mostra che il male è dappertutto.

Ringrazio Raffaella Meazza e edizioni Piemme per la collaborazione.❤️

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5

“Siamo artefici della nostra sofferenza. Siamo noi a decidere chi amare. Siamo noi a decidere se tenere o lasciare andare.”

/ 5
Grazie per aver votato!